Nell’antica Piazza del Popolo di Fermo si trovano diversi palazzi storici, tra cui il duecentesco Palazzo dei Priori, realizzato a scopo istituzionale per ospitare il Capitano del Popolo prima e il Collegio dei Priori poi.
Il processo di edificazione durò circa due secoli, fino al 1525, e portò all’aggregazione di due palazzi vicini preesistenti: la Chiesa di San Martino e il Palazzo privato di Rinaldo di Giorgio.
Palazzo dei Priori oggi
Il Palazzo dei Priori delimita a nord la piazza e con la sua forma curva, voluta a fine Seicento, si modella perfettamente alla piazza stessa. È sviluppato su tre piani anche se solo i due superiori lo costituiscono effettivamente: proprio per questo motivo l’accesso al palazzo avviene al primo piano mediate una duplice scalinata in marmo, che culmina con un pianerottolo sormontato da una loggia su cui poggia la statua in bronzo del papa Sisto V, precedentemente vescovo di Fermo. La statua fu realizzata nel Cinquecento da Accursio Baldi.
A piano terra si aprono quattro archi i cui locali ospitano gli uffici della Polizia Municipale, l’ufficio turistico e la biglietteria dei Musei Civici.
Palazzo dei Priori è la prestigiosa sede dei patrimoni culturali della città di Fermo dal 1986.
Museo Archeologico
Al primo piano del palazzo trova posto il Museo Archeologico fermano che conta una collezione di pezzi storici risalenti all’età del ferro, al popolo piceno e all’età romana, rinvenuti a seguito degli scavi sistematici condotti sin dall’inizio del ‘900 nel territorio comunale.
Il primo piano ospita anche l’antica Sala dei Ritratti, che per un certo periodo storico ha ospitato il teatro comunale, e che oggi viene utilizzata per concerti e congressi.
Pinacoteca Civica
La Pinacoteca Civica fermana, esistente fin dal 1890, era collocata in alcune sale della Biblioteca Civica prima di essere ospitata al secondo piano di Palazzo dei Priori. Fra le tante opere ricordiamo le “Storie di Santa Lucia” di Jacobello del Fiore, l’ “Adorazione ai pastori” dipinta dal fiammingo Peter Paul Rubens commissionatagli dai Padri Filippini nel 1608 e la “Pentecoste” di Giovanni Lanfranco.
Sala del Mappamondo e Biblioteca Civica
La più nota sala del Palazzo dei Priori è la Sala del Mappamondo, anticamente nota come Sala delle Commedie e che oggi deve il suo nome al grande mappamondo ligneo – quasi due metri di diametro e quasi sei di circonferenza – realizzato dal geografo Silvestro Amanzio Moroncelli nel 1713 e qui conservato. Questa sala è importante anche perché contiene il più antico fondo librario della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” con circa 15.000 volumi. Fu voluta dal cardinale fermano Decio Azzolino Junior nel 1688 per ospitare la propria raccolta libraria e quella lasciata da altri nobili fermani, tra cui lo stesso Romolo Spezioli, ed oggi costituisce il nucleo originario della biblioteca. Nel suo complesso la biblioteca conta circa 300.000 documenti tra testi, manoscritti, incunaboli e persino una collezione grafica fatta di incisioni e disegni. Credit foto copertina: Comune di FermoSuggerimento
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