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Parco Archeologico Urbs Salvia

by Visitare le Marche
anfiteatro parco archeologico urbs salvia

L’antica Urbs Salvia

Urbisaglia è una piccola città marchigiana sorta nell’entroterra della provincia di Macerata nel II secolo a. C. ad opera dei romani e con il nome di Urbs Salvia. Fu costruita lungo la via Salaria Gallica, che permetteva il collegamento con la città di Ascoli da un lato e la costa tirrenica nei pressi di Ancona dall’altro: Urbs Salvia divenne un’importante centro commerciale e culturale nel I secolo d.C.

Grazie alla ricchezza che conobbero i suoi cittadini, la città vide un importante incremento edilizio e monumentale, i cui resti sono visibili ancora oggi.

Nel 409 d.C. la città venne distrutta dai Visigoti di Alarico e gli abitanti progressivamente ricostruirono la nuova città sulla sommità della vicina collina, in una posizione più sicura.

Parco Archeologico di Urbs Salvia

Oggi, dove un tempo sorgeva l’antico insediamento romano, lo spazio è immerso nel verde di campi coperti da papaveri in primavera e girasoli in estate, tra i quali spuntano rovine e resti degli edifici romani e il tutto costituisce il Parco Archeologico di Urbs Salvia.

Il parco si estende per 40 ettari, proprio come l’antica città, seconda per estensione solo all’antica Ascoli, e si snoda in una serie di percorsi pedonali che collegano i vari punti di interesse.

La città era fortificata con mura di cinta, i cui frammenti sono ancora in loco e in alcuni punti raggiungono anche i cinque metri di altezza.

Nel punto più alto dell’antica città si trova il serbatoio dell’acquedotto, formato da due gallerie parallele comunicanti che, attraverso una rete di canali, rifornivano d’acqua la città sottostante.

Poco al di sotto, invece, sono conservati i resti del grande teatro, costruito nel 23 d.C. sul pendio naturale della collina, ed è uno dei più grandi teatri romani del centro Italia, il che sta ad indicare l’importanza di Urbs Salvia. Le frane che si susseguirono già dopo la sua costruzione ne hanno conservato gran parte, compresi i dipinti fatti ad intonaco.

Scendendo lungo il sentiero si giunge all’area sacra della città, posta a ridosso della via principale, e dove sorgeva il Tempio dedicato alla Salus Augusta, da cui probabilmente deriva il nome Urbs Salvia. Del Tempio restano poche tracce mentre sono maggiori quelle del Criptoportico, struttura sotterranea al Tempio: sono visibili pareti coperte da colorati affreschi risalenti al 40-50 d.C. che raffigurano vividamente animali, scene di caccia e maschere lunari.

Appena fuori le mura e accanto alla via Salaria Gallica, che attualmente è la strada provinciale 78,  fu collocato l’anfiteatro di forma ellittica, costruito nell’81 d.C. su una superficie di 5000 metri quadri ed una capienza di circa 5000 spettatori; è circondato da querce secolari.

affreschi del parco archeologico urbs salvia
Affreschi del criptoportico del Parco Archeologico Urbs Salvia

La Rocca di Urbisaglia

Affacciate sul parco, le mura dell’attuale città collinare di Urbisaglia sono state costruite con pietre recuperate dalle rovine di Urbs Salvia. Il castello medievale restaurato, la Rocca, si erge lungo la parte occidentale della città e fu costruito tra il XII e il XVI secolo. La sua particolare forma trapezoidale è unica nel suo genere: una parete difendeva il castello dagli attacchi esterni provenienti dalla valle sottostante, mentre un’altra era progettata per difendersi dalle rivolte dei cittadini, i quali reclamavano l’autonomia. 

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